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Nei primi anni del Novecento New York è già "la capitale di mezzo mondo". A Ellis Island gli immigrati sbarcano a migliaia ogni giorno, e la popolazione cresce di pari passo con il fermento destinato, nel volgere di pochi decenni, a forgiare la formidabile metropoli che conosciamo. È in questo brulichio di esistenze che prende forma la storia di una realtà criminale nuova e brutale, e dell'uomo disposto a rischiare il tutto per tutto pur di combatterla. Joe Petrosino è un giovane immigrato italiano che si guadagna da vivere come lustrascarpe. Ma non gli basta: assunto come netturbino dalle autorità municipali, riesce a entrare nella Polizia di quartiere. E proprio dalle fetide strade sterrate di Lower Manhattan - e dalla comunità italiana che vi ha messo radici - comincia anche l'ascesa della Mano Nera, la società segreta antesignana del crimine organizzato in America. Rapimenti, ricatti, estorsione, intimidazione: come una forza maligna in grado di ramificarsi e attecchire ovunque, la Mano Nera semina il terrore dapprima tra le famiglie degli immigrati, e presto in tutto il Paese. Ma schierato in difesa della gente da un lato, e della sua Patria d'adozione dall'altro, c'è Petrosino, divenuto nel frattempo detective, campione di ingegno e maestro nell'arte del travestimento. Con l'aiuto della sua Italian Squad, un'unità speciale composta unicamente da poliziotti italiani, Petrosino ingaggia contro l'illegalità e la violenza un'epica battaglia destinata a trasformarlo in leggenda.