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Parigi, febbraio 1894. È l'inverno più freddo del secolo e la città è sepolta sotto una spessa coltre di neve. Anche nella libreria Elzévir, al numero 18 di rue des Saints-Pères, l'atmosfera è glaciale. Non per colpa del clima, bensì per l'inatteso arrivo di Maurice Laumier, pittore, donnaiolo ed ex rivale in amore di Victor Legris. Questa volta, però, Maurice è venuto per chiedere aiuto: tre settimane prima, una sua cara amica è svanita nel nulla e ormai lui teme il peggio. Smanioso di gettarsi in una nuova avventura, Victor mette subito da parte i vecchi rancori e, quando il cadavere della donna viene scoperto nei pressi del dazio della Villette, si reca immediatamente sul luogo del delitto. Ed è proprio in quel quartiere popolare, girovagando fra i laboratori delle sartine e i locali insanguinati dell'enorme mattatoio di rue de Fiandre, che il libraio-investigatore s'imbatte nell'unico testimone dell'omicidio. Purtroppo i suoi ricordi sono annebbiati dall'alcol, tuttavia l'uomo gli consegna un medaglione con inciso un liocorno nero, trovato accanto alla vittima. Seguendo la pista di quello strano gioiello, Victor lascia quindi i bassifondi di Parigi per immergersi nei riti di una misteriosa società occulta, un ambiente tanto raffinato quanto pericoloso, dove gli iniziati sono disposti a tutto pur di custodire i loro segreti: perfino a uccidere...