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La grande domanda dell'uomo sul mistero trova ancora spazio nella ricerca dell'universo? La scienza fino a Newton, addirittura, postulava tale presenza. Galilei, Torricelli, Keplero, Pascal, Cartesio, Darwin erano scienziati, credenti. Il divorzio avvenne nel XIX secolo, con lo Scientismo e il Positivismo. Il mistero di Dio si svela a prescindere da argomentazioni sperimentabili. La filosofia risponde alle domande prime dell'uomo, in forza della ragionevolezza, l'altra, la teologia, attingendo dalla Rivelazione, ne descrive l'orizzonte dell'essere e del creato. Perché esiste l'universo, perché l'uomo? Il pensiero filosofico e teologico nasce dal Wunder (meraviglia) e ribatte al perché la scienza, anch'essa attratta dalla meraviglia, risponde al come della realtà. Sarebbe possibile una visione aperta non conflittuale, ma olistica?