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Il terzo volume della collana "I giornali di Minerva" è dedicato ad un giornale insolito perché stampato per un'occasione particolare. L'occasione è la grande Esposizione universale di Londra, che è anche il titolo del settimanale durato dal 24 maggio al 2 dicembre 1851. L'Inghilterra è nel pieno dell'epoca vittoriana e della rivoluzione industriale. È probabilmente la prima potenza in Europa e intende mostrare al mondo intero la sua forza. L'esposizione è la prima ad essere universale ed è una grande vetrina che può illustrare il successo raggiunto non solo sul piano economico ma anche su quello sociale. Nel regno di Sardegna Cavour segue con interesse quest'avvenimento e decide di partecipare; ma questo non gli basta. Vuole anche un organo di informazione che segua quasi quotidianamente ciò che succede a Londra e informi l'opinione pubblica. Nasce così il giornale che si potrà avvalere in gran parte di giornalisti francesi, ma anche di studiosi o letterati piemontesi. E il successo sarà enorme. Il giornale oltre tutto è arricchito di tante e belle illustrazioni che ancora adesso ci comunicano l'idea di un grande progetto. Già a partire dal luogo in cui l'Esposizione si svolge, un palazzo interamente di cristallo all'interno di Hyde Park, si vive un'atmosfera fatta di creativa operosità e di abbondanza. Gli articoli non sono soltanto descrittivi, anche se i prodotti innovativi sono veramente tanti; trovano posto anche approfondimenti sia in materia economica che di organizzazione sociale scritti da importanti intellettuali dell'epoca. È significativa anche la presenza di una rubrica dedicata interamente alle donne, che dimostra quanto il giornale voglia presentarsi come un foglio di informazione per tutta la famiglia. Un'ultima annotazione: la pubblicità. Siamo proprio agli inizi della pubblicità sulla stampa periodica. Gli annunci non hanno una posizione definita e spesso sono contigui e quasi confusi con gli articoli. La storia del giornalismo moderno è solo agli inizi.