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Il volume segue l'ascesa delle borghesie europee nella transizione dai grandi Imperi sovranazionali all'indipendenza dei popoli attraverso il percorso della modernizzazione economica, del cambiamento del pensiero politico, della nuova idea artistica - quella dell'Art Nouveau - che propone nuove tendenze. Progetti, materie prime, uso degli spazi e della luce, vestiti, mobili, oggetti, palazzi, abitazioni popolari, ogni tema diventa documento perché tutto concorre a una rivoluzione estetica che è anche politica, ideologica, filosofica e che accompagna lo sviluppo economico di «un ventennio di prosperità» e il suo linguaggio espressivo. La ricerca coniuga le trasformazioni delle città, il cambiamento nel modo di produzione, la crescita delle nuove classi dirigenti, non sempre in sintonia con le élites intellettuali. Nella scansione diacronica, emergono imprenditori illuminati, movimenti separatisti, conquiste femminili, tante suggestioni declinate nell'ambito di saperi diversi che attestano nuovi codici nella cultura e nella moda. È l'inquietudine di un mondo, in gran parte industrializzato, che sente un irresistibile richiamo per tutto ciò che è innovativo, anche se non mancano polemiche e dibattitti sulla «misura» del cambiamento e sulle modalità della sua realizzazione. Il primo Novecento si snoda così tra innovazioni tecnico industriali, scalate sociali, affermazioni artistiche di autori visionari e di artisti famosi che contribuiscono alla diffusione di una inedita cultura politica e artistica e a una inedita concezione dello Stato. Emergono società che cambiano di continuo, strategie di mercato, comunicazioni digitali, moda ecocompatibile. Un contesto ricco e stimolante che appassionerà i lettori.