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Fragili e antifragili" si interroga sulle trasformazioni economiche sociali e istituzionali che la pandemia Covid 19 determina nell'organizzazione del territorio nazionale. In questa esplorazione il suo punto di vista è quello della Montagna e delle Aree Interne. Le infrastrutture sociali, nel campo della salute, della educazione e delle comunicazione, sono state sottoposte dalla pandemia a uno stress test che ha messo in evidenza come una esasperata ricerca di efficienza dei sistemi - attraverso la imposizione di condizioni uniformi, indifferenti alle specificità dei luoghi - può indebolire seriamente l'efficacia della loro risposta. Efficacia che ha invece necessità di disporre di riserve di capacità e di circuiti di ridondanza per sostenere eventi critici inaspettati ma non improbabili. Potremo trovare queste risorse nei territori non metropolitani del Paese, rimessi in gioco dal nuovo interesse con cui si sono esercitate le politiche per una nuova centralità della Montagna e si è rivolto lo stesso sguardo dei cittadini, in questa stralunata stagione della Pandemia?