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Siamo il popolo più invidiato del mondo: santi, poeti e navigatori ma anche ricercatori, inventori e innovatori, per questo dobbiamo tornare responsabili e coscienti promuovendo la capacità e il merito. Questo libro vuole essere un ritorno al passato ma per ricominciare a progettare il domani; è un confronto tra una classe dirigente passata che guardava al futuro e l'incapacità dei politicanti di oggi che si lasciano spingere dal vento. Forse dovremmo chiederci, un po' provocatoriamente, se esista davvero oggi un pensiero politico compiuto; se qualcuno ha qualcosa da dire, anche con modi semplici, si faccia sentire! La politica torni a essere battaglia culturale con in campo politici preparati e umili, giacché gli elettori, ieri come oggi, devono solo essere convinti: ma sulla base della serietà e accortezza di una proposta politica... Prefazione di Davide Giacalone.