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La guerra del 1860 determinò il successo della rivoluzione nazionale italiana. Nel Regno delle Due Sicilie il conflitto si espresse attraverso una rivoluzione regionale che dopo un mese di guerriglia locale intermittente si trasformò in guerra nazionale riducendo le opzioni in campo a un dualismo oppositivo non ricomponibile. Da un lato i rivoluzionari italiani che, sotto il tricolore e lo scettro di Vittorio Emanuele II, prolungavano la stagione delle guerre d'indipendenza contro lo straniero usurpatore. Dall'altro i legittimisti duosiciliani, che fedeli al giglio della monarchia borbonica e a Francesco II combattevano, contro i ribelli interni e gli invasori, la guerra per l'indipendenza. Attraverso una corposa e inedita documentazione d'archivio, questo libro si propone di considerare tale momento centrale dell'epopea risorgimentale nella prospettiva del principale interprete della controrivoluzione: la monarchia di Francesco II.