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Questo primo volume degli scritti demologici di Vincenzo Padula comprende due sezioni: la prima di canzoni, proverbi e indovinelli raccolti dall'Autore percorrendo a piedi vallate, paesi e contrade della sua Sila per rilevare sul campo forme di cultura popolare; la seconda, Stato delle persone in Calabria, di articoli da lui pubblicati nell'omonima rubrica che teneva su Il Bruzio (marzo 1864-luglio 1865), periodico di lotta politica ed eccellente esempio di pubblicista socio-economica, da lui fondato e di cui era unico redattore. Massari, braccianti, pastori, pescatori, mugnai, linaioli, briganti e manutengoli: gente di Calabria tratteggiata con fervore e umanità. L'antropologo Lombardi Satriani che ha assunto il Sud, cui si sente radicalmente legato, quale spazio privilegiato della sua ricerca, ritorna con questo volume a indagare Padula, sottolineandone, oltre che il valore, gli aspetti innovativi ed ereticali. «Le ragioni della sua altalenante "fortuna" rinviano - sottolinea Lombardi Satriani - anche alla perifericità del suo paese, Acri, e della sua terra, la Calabria fine ottocentesca e primo novecentesca».