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Il "Ferrante" è la prima tragedia di Giuseppe Campagna. Appare con la data di Lugano 1832, ma, in effetti, è Napoli nel 1832 presso la tipografia di Giuseppe Ruggia e Compagni. Fu ripubblicata con il titolo modificato in Ferrante nel volume "Tragedie", ove appaiono anche Sergio e Ludovico il Moro. Protagonista è Ferdinando I d'Aragona, noto come Ferrante I, re di Napoli dal 1458 al 1494, anno della sua morte. Il Campagna lo racconta a partire dalla congiura dei baroni del 1485, capeggiata dal conte di Sarno, Francesco Coppola, giustiziato il 14 maggio 1487, e dal segretario del Regno Antonello Petrucci. E di quei baroni, del conte di Sarno, di Antonello Petrucci, Ferrante I si vendicò con estrema crudeltà in nome della ragion di Stato, che, come si sa, non ammette nessun'altra ragione. E non ammette neanche la ragione dell'arte, che nella tragedia si manifesta per sprazzi.