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La storia delle confraternite maltesi in età moderna viene vista, in questo libro, come un processo di lunga durata, che traccia una linea interpretativa dalle medievali corporazioni alle contemporanee trade unions. Due dimensioni storia politica e storia sociale - fin qui utilizzate separatamente dalla storiografia, sono costrette a "collaborare"; comincia un'altra impresa. Guardando "dal basso", dal contesto territoriale, dalle azioni sociali, dai gruppi di mestiere e dalle confraternite, ci si spinge fino a un punto di vista privilegiato per capire i processi "alti". La ricerca si cala in fonti primarie, in materiali indagati per la prima volta nei diversi archivi maltesi; se ne ha una "descrizione densa". Si rivelano le tipologie associative, le pratiche religiose, la fittissima trama confraternale e la vita pubblica, complicata dalla "sovrapposizione di autorità" - l'inquisitore, il vescovo e il clero locale, il Gran Maestro dell'Ordine - che definisce il contesto entro cui si muovono le "fratellanzi" maltesi. Si apre un profondo spaccato di storia sociale; a livello collettivo le confraternite attivano forti processi di identificazione e di compenetrazione nella vicenda politica. In molti casi esse sono dei veri centri di potere, oltre a essere le prime forme associative in cui si sperimenta una sorta di "democrazia di base".