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"È fuor di dubbio che una buona azienda negli eserciti prepara la vittoria, assicura le conquiste, mantiene l'ordine e genera l'economia. Considerata sotto tutti i rispetti, essa è di una grande importanza; i talenti militari non bastano da sé per conservare le conquiste, le quali si perdono quando non siano appoggiate da una giusta e illuminata amministrazione e per ciò voglionsi buone leggi ed esecutori istrutti ed integerrimi". A partire da queste considerazioni, espresse da Alessandro Zanoli, ex segretario generale del Ministero della guerra e della marina del napoleonico Regno d'Italia, e sulla scorta delle più recenti acquisizioni della storiografìa "militare", il volume ripercorre l'evoluzione istituzionale e amministrativa degli organismi che sovrintesero all'articolato meccanismo organizzativo della guerra, e che permisero la realizzazione, praticamente dal nulla, di un esercito di quasi 80.000 uomini. A tal fine l'autore non solo ricostruisce le modalità di assegnazione dei servizi, i tempi, i modi e la durata delle gare d'appalto e cerca di valutarne l'efficacia e i limiti, ma esamina anche la provenienza, le esperienze pregresse e le condizioni in cui operarono i commissari di guerra, protagonisti spesso anonimi dell'epopea napoleonica, ma fondamentale trait d'union tra il Ministero della guerra e le truppe sparse sul territorio.