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Cicerone sosteneva che chiunque non fosse a conoscenza del proprio passato non avesse alcun futuro davanti a sé. È impossibile, infatti, capire i problemi contemporanei senza una buona consapevolezza delle difficoltà affrontate e delle soluzioni adottate nel passato. Questo capitolo si propone, quindi, di offrire una presentazione accessibile dei principali eventi dell'integrazione, secondo un ordine cronologico e funzionale, sottolineando, dove possibile, la logica economica e politica sottostante. Il nostro approccio è sostanzialmente fondato sui principi economici poiché l'intero processo è iniziato con l'integrazione economica, sin da quando, nel 1948, è stata costituita l'Organizzatone Europea per la Cooperazione Economica e si è sviluppato lungo la stessa direttrice, con la Comunità Economica Europea prima e con l'unione economica e monetaria poi. Dal momento però che per comprendere l'integrazione europea è necessario non limitarsi alla sola economia, il testo copre anche gli aspetti essenziali della storia europea. La trattazione partirà da una breve analisi delle condizioni economiche, politiche e sociali di alcuni Paesi europei che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, presero in considerazione l'idea di unire le loro forze per procedere verso l'integrazione, attraverso l'adozione di successive, parziali e graduali cessioni di sovranità a "nuove istituzioni" indipendenti dagli Stati stessi. (dall'introduzione)