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Interrogarsi sulla natura e definizione dei diritti umani equivale sostanzialmente a chiedersi chi è l'uomo. Questo lo ricordavano già gli estensori della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, nel 1948. Martha Nussbaum sottoscrive questa idea, ma nel corso del tempo propone di distinguere la nozione di «uomo naturale» da quella di «uomo politico». La prima indica l'essere-umano in quanto tale, la seconda indica la natura dell'individuo che emerge dal consenso politico per intersezione. Conseguentemente, la nozione dei diritti ne viene fortemente ridimensionata. Da beni o capacità «naturali» dell'essere umano, i diritti si riducono a beni, o capacità «politiche», indispensabili al cittadino per vivere nella polis. La prefazione è a cura di John M. Rist.