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Il presente volume intende approfondire, anche alla luce di fonti inedite, il tema dei tentativi operati nel corso della seconda metà del XVI secolo di integrare il Corpus iuris canonici con la realizzazione di un testo manualistico volto all'esposizione degli elementi fondamentali del diritto della Chiesa e di una nuova compilazione ufficiale che recepisse le più importanti novità normative prodotte in età post-medievale dai Concili ecumenici e dai Pontefici. Ampio spazio viene dedicato alla figura e alle opere del giurista perugino Giovanni Paolo Lancellotti che, sul modello dell'omonimo testo giustinianeo, compose le sue Institutiones iuris canonici mosso dal desiderio di vederle infine approvate come testo ufficiale dalla Sede Apostolica. Il fallimento di tale disegno, che registrò tra l'altro interessanti iniziative coeve concorrenti qui pure prese in considerazione, non tolse importanza al testo del Lancellotti destinato ad affermarsi come opera di grande successo nella didattica e come modello di un nuovo genere letterario.