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In questo volume si cerca un significato "forte" di scienza, che trova i suoi punti fondanti negli "Analitici posteriori" di Aristotele e la sua espressione paradigmatica nella struttura epistemologica degli "Elementi" di Euclide. Non tutto, però, è perfetto! Le parallele d'Euclide diventano un "problema" per i suoi successori. Il percorso che porta dal "problema delle parallele" alle geometrie non euclidee è affascinante per i suoi risvolti metageometrici, pur constatando che le parallele sono un fatto geometricamente semplice. La lettura storica, che porta da Euclide alle geometrie non euclidee fa entrare nel vivo della creazione matematica e consente di intravedere orizzonti nuovi. Il passaggio da una geometria a una pluralità di geometrie mette tutti nelle condizioni d'imparare a passare da una visione dello spazio a un'altra, come meglio ci aggrada e secondo le opportunità che vengono offerte o di cui ognuno è artefice.