Tab Article
Il sacerdote Giulio Variboba (S. Giorgio Albanese 1724 o '25 - Roma 1788) è la prima notevole figura di poeta che appare nella letteratura della diaspora arbèreshe. L'evento che segnò la sua vita fu la lotta per il passaggio della comunità di S. Giorgio Albanese dal rito bizantino a quello latino, da lui considerato più idoneo per un'efficace evangelizzazione. Persa questa battaglia per la reazione della popolazione locale, dalle autorità ecclesiastiche venne esiliato a Roma, dove nel 1762 pubblicò la sua unica opera Gjella e Shèn Meriss' Virgjer (Vita della Beata Vergine Maria). Oltre e più che una biografia della Madonna dalla concezione all'assunzione in cielo, la Vita del Variboba è un'ampia raccolta di canti sacri che, grazie alla facile vena poetica e all'uso di un linguaggio pittoresco esente da scrupoli puristici, sono diventati patrimonio caratterizzante delle varie comunità arbereshe. La presente edizione critica propone una trascrizione che si vuole più vicina agli intenti dell'autore, mentre la traduzione mira a trasporre in versi il suo mondo emozionale e concettuale, particolarmente l'acceso misticismo che lo animò nella missione sacerdotale. All'edizione cartacea si affianca un CD che, oltre alla riproduzione fotografica digitale dell'originale ormai introvabile, contiene formano, lemmario, concordanze e frequenze della Vita varibobiana.