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Dalle proteste di Seattle e di Genova in poi i no global si sono affermati come un nuovo soggetto capace di influenzare la politica. Quel che più stupisce è come migliaia di individui, diversi per generazione, sesso, condizione sociale, fede, cultura muovano dai più diversi angoli del mondo per manifestare insieme e che persone appartenenti ad associazioni e gruppi quanto mai diversi cooperino in progetti e reti comuni. Tutto al di fuori di un'ideologia e di un'organizzazione comune. Analizzando gli inediti processi decisionali e i meccanismi della rappresentanza in una serie di reti e gruppi del movimento antiglobalizzazione, le indagini contenute nel volume mostrano come sia possibile che da una tale verietà sortiscano azioni comuni.