Poezi arbëreshe. Ediz. arbëreshe e italiana di Calivà Mario - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Poezi arbëreshe. Ediz. arbëreshe e italiana

  • Autore: Calivà Mario
  • Editore: Salento Books
  • Isbn: 9788849712247
  • Categoria: Letterature straniere: testi
  • Numero pagine: 80
  • Data di Uscita: 25/02/2021
  • Collana: Orsamaggiore
14,00 €
Esaurito

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"La raccolta di poesie arbëreshe di Mario Calivà è, secondo diverse declinazioni, un paesaggio che s'incarna. Una sequela di luoghi e di momenti che prendono corpo e sostanza, cioè raccontano attraverso le modulazioni della notte e del giorno, della luce e del buio di un paesaggio invisibile, di un paesaggio interiore e privato che viene specchiato o deformato da quello esteriore ed estraneo e d'altra parte familiare. Le molteplici epifanie di valli e di monti, di lune e di sere che la parola mette in scena appaiono come la maniera più immediata di dare vita icastica ai moti del dolore e della sorpresa, ai confini sempre labili del sogno e dell'amore che si mostrano sotto le spoglie di fenomeni e di accadimenti visibili." (Dalla Prefazione di Giovanni Greco, Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio d'Amico" di Roma) "Leggere questi versi è come guardare un documentario o come leggere una guida che parla di questi paesaggi, delle montagne, delle nuvole, del vento, dei fiori e della forza che essi hanno di riflettere i sentimenti. Sogni, dolori, fatiche, amori sparsi qua e là sono gli orizzonti che il poeta scorge, ascolta, percepisce. Percezioni sublimate dalla lingua del cuore, degli affetti, della quotidianità: l'arbëresh. La lingua materna che Mario Calivà eleva a lingua letteraria con grande efficacia mantenendone allo stesso tempo la genuinità e la spontaneità: operazione non del tutto scontata e che il poeta riesce a compiere senza essere didascalico. Eppure i suoi versi servono l'identità arbëreshe forse più di qualsiasi iniziativa con finalità didattiche. Ogni conterraneo di Mario Calivà e che oggi vive lontano come me e come tanti, non può che ringraziarlo per avergli fatto risentire attraverso i suoi versi i profumi, rivedere i luoghi, rivivere sensazioni della terra in cui è nato." (Dall'Introduzione di Gaetano Gerbino) Postfazione di Valbona Jakova.

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