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"Nelle pagine che seguiranno c'è la storia autobiografica di un militante politico della sinistra nato e cresciuto nel profondo sud, nel sud estremo, direi: il Salerno, la splendida parte meridionale della provincia di Lecce. C'è anche un racconto sociale, che prende le mosse da un mondo arcaico, economicamente arretrato, come poteva essere il Mezzogiorno del dopoguerra. Ci sono i cambiamenti dei modi di vivere, della cultura, della moda. L'evoluzione degli elettrodomestici, dei motorini, delle auto. Le trasformazioni dei rapporti personali e politici. Il contesto in cui muove i primi passi Abaterusso non è sfondo: diventa un protagonista della storia, in quanto motore della presa di coscienza che l'impegno collettivo, la politica e il partito con la P maiuscola possono cambiare la vita delle persone. La convinzione che riunirsi, confrontarsi, aprire una sezione rappresentino crescita e forza. E la fiducia nel cambiamento in positivo accompagna il racconto, sin da quando, giovanissimo, Ernesto comincia a fare politica in una realtà terribilmente ostile, nella quale i comunisti sono considerati il pericolo numero uno, da combattere ed estirpare." (Dalla Prefazione di Roberto Speranza)