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Che è sempre per amore, che Achille sceglie e che sbaglia: di Deidamia, di Briseide, di Patroclo. E sempre per amore, è vittima sacrificale: di Teti, di Agamennone, di Paride. Ma è ancora per amore che, in fine, mi sconcerta, sbaragliando ogni cardine di senso nel corpo a corpo unico che lo riconsegna ai miei occhi come solo dopo un'intera guerra, come solo dopo un intero amore: trasformato.