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La funzione assolta dalle autorità di vigilanza nel settore bancario e finanziario, nella prospettiva del bilanciamento tra interesse pubblico al corretto funzionamento del mercato e interessi diffusi degli investitori, induce a indagare sui contenuti e sui necessari confini della responsabilità delle authorities per omesso o carente esercizio della vigilanza. Nonostante la responsabilità della Consob e della Banca d'Italia sia stata circoscritta entro il perimetro soggettivo del dolo o della colpa grave (legge n. 262/2005, art. 24, co. 6-bis), l'ordinamento risulta ancora privo di un modello di responsabilità civile adeguato e lascia all'interprete il compito di declinare le diverse ipotesi di illecito e di individuare le circostanze nelle quali possa considerarsi ricorrente la colpa grave. A questi (ed altri) problemi sono dedicati spunti di riflessione.