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Da tempo, la prassi negoziale conosce contratti compendianti un programma traslativo di scambio (relativo a cose), da attuarsi in futuro, ed un'immediata attribuzione di godimento (delle cose) al programmato acquirente. Si tratta di figure bensì distinte sul piano tipologico, ma (strutturalmente e) funzionalmente contigue, pur a fronte del ricorrere, da caso a caso, di plurime sfumature: ciascuna di esse, infatti, innesca un peculiare rapporto interinale, sempre caratterizzato da un'attribuzione di godimento che - altrimenti da quella connotante i contratti di mero godimento (temporaneo) - ha una vocazione traslativa, gravitando attorno al relativo programma. Prendendo spunto da alcuni, recenti interventi legislativi, la monografia, premessa un'indagine circa i fondamenti di tale fenomeno negoziale, nonché sui problemi (comuni) di regolamentazione sollevati dalle figure in discorso, conduce uno studio sintetico (delle figure e) della disciplina che, ad esse, dedica il diritto positivo. Oggetto di approfondimento sono, segnatamente, le discipline di compravendita con riserva della proprietà, locazione finanziaria, preliminare di vendita c.d. ad effetti anticipati, c.d. rent to buy.