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Le nozioni di crisi ed insolvenza costituiscono ormai un leitmotiv ricorrente nel mondo economico, a fronte di strumenti giuridici spesso cangianti e diversificati, peraltro proiettati nell'ambito di un coacervo normativo solo all'apparenza unitario e coerente. D'altro canto, il consumo appare sempre più un fenomeno complesso e dinamico, capace di sollevare interrogativi riguardanti non solo gli aspetti strettamente giuridici, ma anche quelli sociologici. L'opera intende affrontare lo studio del diritto dei consumatori a partire da una proposta ricostruttiva bipartita, avente come protagonisti da un lato il soggetto del consumo, perno della relazione giuridica ad esso sottesa, senza dimenticarne le peculiarità rispetto agli altri contraenti vulnerabili (che pur rivestono il medesimo quasi-status) e dall'altro gli oggetti del consumo, veri e propri connotati personali del primo. Da questo punto di vista, si ipotizza l'introduzione di meccanismi preventivi vòlti ad ampliare la disciplina specifica in sede di verifica della vessatorietà contrattuale, mediante l'ausilio di organi statali ad hoc. Non di rado, il soggetto del consumo si trova spesso invischiato in situazioni di sovraindebitamento-patologia, che permettono allo stesso di sdebitarsi dopo aver esperito i rimedi all'uopo apprestati dall'ordinamento. Ove necessario, pare opportuno garantire una tutela appropriata allo stesso anche in sede concorsuale, così come nei confronti dell'imprenditore c.d. indebolito, quale parte svantaggiata nei rapporti commerciali. L'Autore Jacopo Alcini è dottore internazionale di ricerca in Diritto dei consumi presso l'Università degli Studi di Perugia ed in Derecho privado (doppio titolo italo-spagnolo), per aver svolto un anno di ricerca all'estero presso l'Università di Salamanca (Spagna).