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La realtà giuridica contemporanea è sempre più caratterizzata da una evidente crisi della giustizia civile, ovvero l'incapacità dello Stato di tutelare efficacemente ed in modo tempestivo legittime ragioni di danneggiati, creditori o titolari di rapporti personali e familiari. In tale contesto prende le mosse l'indagine speculativa sulla autotutela privata quale strumento potenzialmente in grado di inserirsi come forma avanzata di protezione delle posizioni giuridiche soggettive, autorizzata dalla legge, in via extraprocessuale. Dopo una breve ricostruzione storica della fattispecie che ne ha posto in rilievo la sua evoluzione funzionale, si è potuto affermare che pur trattandosi di uno strumento «antico» quanto alla sua genesi, partendo dallo ius singulare del diritto romano, si dimostra «moderno» nella sua applicazione contestualizzata alla realtà giuridica attuale. La ricerca non ha avuto lo scopo di analizzare sistematicamente tutti i casi di autotutela presenti nel nostro codice civile, ma attraverso la disamina di alcune ipotesi, si è valutata la possibilità che l'autotutela operi sia in forme unilaterali, sia in forme consensuali, contaminandosi con l'autonomia privata, di cui può diventare legittima manifestazione.