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Lo studio analizza il concreto modo di operare del controllo di abusività delle clausole nella contrattazione bancaria con i consumatori, in particolare nell'ambito della c.d. tutela individuale. Tale controllo - indirizzandosi non soltanto sull'atto, ma anche sulla "procedura negoziale" e sul "contesto giuridico" nel quale il rapporto asimmetrico si realizza - assume una peculiare autonomia, sotto il profilo teleologico e funzionale, rispetto ai controlli di liceità e di meritevolezza degli atti e delle clausole negoziali. L'analisi evidenzia i criteri e i principi a tal fine elaborati dalla Corte di Giustizia e le relative ricadute applicative nella giurisprudenza interna, con particolare riguardo alla casistica esaminata negli ultimi anni dall'ABF. Si rilevano altresì il lungo cammino che ancora deve essere compiuto nella prospettiva dell'armonizzazione e dell'uniformità delle tutele, l'esigenza di un rapporto più dialogante tra le Corti e con i sistemi ADR, la centralità del ruolo dell'interprete nel rendere effettiva la tutela del consumatore.