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Tra i concetti più strettamente legati alla categoria logico-cronologica della postmodernità c'è quello di dilemma, rappresentativo del passaggio dall'epoca moderna, improntata su salde certezze nella capacità umana di comprensione del reale, all'epoca attuale o postmoderna, pervasa da un diffuso seppur indichiarato senso di irresolubilità. Si tratta di una irrisolta dilemmaticità che tende a permeare l'intera logica di funzionamento dell'odierna società complessa, e che riduce la dialettica sociale a una sorta di 'divenire immoto' consistente in una continua oscillazione tra alternative dicotomiche o antinomiche, incapaci di oltrepassare se stesse. Ma ciò non esclude la possibilità di tradurre i vari dualismi esistenti, se non nei termini di costruttive contraddizioni dinamiche suscettibili di superamento, almeno in esplicativi confronti concettuali dialetticamente orientati a una razionalità sostanziale e non soltanto strumentale, soprattutto in ambito economico, tecnologico ed etico-giuridico. È quanto in tale volume si cerca di sostenere trattando dell'economia tra liberismo e regolazione, delle tecnologie digitali tra informazionalismo e privacy, delle biotecnologie tra prometeismo e limite, dell'etica tra qualità e indisponibilità della vita, del diritto tra volontà e ragione, dell'ordine globale tra diritti individuali e diritti sociali.