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A quasi quarant'anni dalla riforma del diritto di famiglia, l'impresa familiare continua a suscitare l'interesse degli interpreti, ancora oggi impegnati nella qualificazione giuridica dell'istituto e nella soluzione dei numerosi problemi che traggono origine dalla relativa disciplina. Le difficoltà ricostruttive derivano principalmente dalla eterogeneità degli interessi coinvolti, che fanno dell'impresa familiare lo snodo di tre poli di attrazione: la famiglia, il lavoro e l'impresa. L'impresa familiare rappresenta, in effetti, il cardine intorno al quale ruota il fenomeno del lavoro familiare. Lo studio propone, pertanto, un inquadramento dell'istituto nel contesto delle prestazioni di lavoro a vario titolo rese in favore di familiari, approfondendo in particolare i rapporti tra l'art. 230-bis e la disciplina posta a tutela del lavoro subordinato. L'allargamento dell'indagine alle altre ipotesi di lavoro familiare conduce, poi, ad un superamento della presunzione di gratuità, perpetuata dalla giurisprudenza, e contribuisce ad individuare nuovi equilibri tra gratuità e subordinazione, nella prospettiva di una più incisiva protezione del familiare lavoratore.