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Dopo aver sostenuto la teoria che vuole Ponzio Pilato governatore della Giudea dal 19 d.C. al 36, Stefano de Asarta ricorda che all'epoca, in Palestina, vi dovevano essere circa 3 milioni di ebrei di cui la maggior parte viveva in Giudea mentre le forze a disposizione del governatore romano ammontavano a non più di tremilacinquecento ausiliari. Gli ausiliari non erano cittadini romani ed erano reclutati localmente o nelle zone limitrofe. Poiché Pilato fu governatore della Giudea per oltre il 70% del tempo in cui fu imperatore Tiberio, deve essere stato un prudente ed oculato governatore, conclude l'autore, o Tacito non avrebbe potuto scrivere parlando della Giudea: "Sub Tiberio quies". Mantenere ordine e pace per 16 o 17 anni in una provincia difficile come la Giudea al comando di un pugno di uomini non fu certamente un'impresa facile.