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Il settore urbano delimitato dal Tevere, che in quel punto genera la grande ansa del quartiere Flaminio a nord di Roma, contiene l'area che nel 2015 è stata oggetto del concorso "Progetto Flaminio" che occupa oltre 300 metri lineari del fronte sud dell'asse urbano delle vie Guido Reni-De Coubertin, denominato "Il miglio delle arti". Si tratta di un sito di 5,1 ettari che si estende fino a viale del Vignola sul quale insiste l'ex Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione, SMMEP. Il libro si occupa di analizzare i tessuti, le architetture e la storia del quartiere Flaminio al fine di interpretarne la vocazione urbana, operazione propedeutica all'elaborazione dei circa 180 progetti di architettura a scala urbana degli studenti che su di essa si sono esercitati e che qui si presentano. Questa ansa del Tevere rimanda in modo straordinario alla TAC di una calotta cerebrale, delineando il fiume la sagoma di un cranio di homo sapiens nel quale si innesta la colonna vertebrale rappresentata dall'asse via Flaminia-viale Tiziano. Se la parte superiore dell'ansa fino a piazza Manila (già piazza dell'Alberobello) ne costituisce metaforicamente il cervello, il MAXXI ne rappresenta il corpo calloso, mentre l'area dell'ex SMMEP l'epifisi, il Palazzetto dello Sport l'orecchio, lo Stadio Flaminio il ventricolo, il Villaggio Olimpico la massa cerebrale frontale, il Parco della Musica il seno, Villa Riccio e Villa Flaminia il cervelletto, Villa Glori il bulbo oculare, i Monti Parioli il sistema naso-mascello-mandibolare, con viale Pilsudski che ne costituisce la faringe.