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Castel San Pietro, borgo rurale del Mendrisiotto compreso all'interno dell'Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere di importanza nazionale, per secoli è stato caratterizzato dalla presenza di abitazioni private, con terreni "vitati" o "vitati e moronati", affiancati da pascoli e prati a cui si contrapponeva il mondo produttivo delle proprietà Turconi. Dal dopoguerra si è registrato un intenso processo di edificazione, frutto di un modello insediativo legato a cambiamenti sociali, economici e politici. Mettere in luce i processi che hanno portato all'attuale stato di fatto, dove la densità del costruito ha sostituito quasi completamente tutti gli spazi coltivati che rendevano riconoscibili i diversi aggregati, e sottolineare l'importanza che la singola unità riveste (o ha rivestito) in relazione all'insieme di cui fa parte, ha evidenziato un palinsesto complesso che porta con sé le tracce delle società del passato. Il volume vuole mostrare come ogni episodio, che ha interessato questo borgo, abbia in realtà modificato l'equilibrio tra le parti, determinando la definizione di nuove polarità che hanno profondamente cambiato l'assetto del paese. Essere consapevoli delle reti di relazioni tra il costruito, gli interni urbani e il paesaggio può rappresentare una base fondamentale per definire nuove strategie per il futuro, caratterizzate da una maggior consapevolezza del delicato equilibrio da conservare e valorizzare per far in modo che Castel San Pietro continui a rappresentare un'importante testimonianza delle società che hanno abitato, lavorato e vissuto in questi luoghi.