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L'area di Panisperna sul colle del Viminale, nei decenni immediatamente successivi al 1870 quando Roma fu finalmente proclamata capitale della nuova Italia unita, è stata al centro di un profondo processo di trasformazione, incentrato sull'idea di insediarvi una vera e propria "cittadella della scienza". Il programma prevedeva la concentrazione delle principali facoltà scientifiche e doveva comprendere un nuovo e funzionale orto botanico, dotato di tutte le attrezzature all'avanguardia, che risolvesse definitivamente la questione della sede, più volte mutata nel corso del tempo perché inadeguata. L'ambizioso progetto vide coinvolte, in ruoli diversi, numerose personalità di rilievo: politici, intellettuali e progettisti impegnati nella prospettata fondazione di questo nuovo complesso, si avvicendarono e in molti casi si scontrarono per divergenze di vedute. Per affrontare i complessi snodi di questa vicenda è stata condotta una ricerca approfondita negli archivi cittadini che ha messo in luce una mole consistente di documenti e materiali diversi, in gran parte inediti: l'esame di essi ha permesso, per la prima volta, di ricostruire nel dettaglio le vicende del sito tra il 1870 e i primi anni del Novecento e di inquadrare in una visione più complessiva la storia della breve vita dell'Orto Botanico a Panisperna e della costruzione dell'edificio dell'Istituto Botanico, dal 1938 sede dell'Istituto di Patologia del libro, oggi Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICRCPAL).