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Negli anni trionfali del barocco romano il cavaliere di Calatrava Domenico Jacovacci fu un personaggio poliedrico e affascinante: un nobile arrogante e spregiudicato, un cortigiano e un funzionario potente, un uomo con molti interessi. Autore di testi storici fondamentali per lo studio delle famiglie nobili romane, Maestro delle strade di Alessandro VII, il papa che più ha dato forma alla Roma barocca, fu "amicissimo" di Gian Lorenzo Bernini e suo committente, ma soprattutto fu raffinato ed esigente collezionista di opere appositamente ordinate ai migliori pittori e scultori del tempo. La sua figura e la sua collezione sono riportate in luce tramite un ampio e complesso scavo documentario che ha ben delineato l'importanza dell'uomo e della sua creazione, sul background di uno dei periodi aurei dell'arte romana.