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Di formazione napoletana, attivo in molte regioni italiane, dalla Lombardia all'Emilia, alla Toscana, al Lazio, combattente nella seconda guerra d'Indipendenza, Antonio Cipolla, nato nel 1823 e morto nel 1875, quattro anni dopo la conquista di Roma, si può a buon diritto considerare un tipico frutto della cultura risorgimentale. Le opere più significative sono: il palazzo della Cassa di Risparmio di Roma, le sedi della Banca d'Italia di Firenze e di Bologna, l'ospedale psichiatrico di Imola e la chiesa di S. Spirito dei Napoletani a Roma. A Firenze aveva realizzato un effimero ponte sull'Arno per celebrare le nozze di Umberto I con Margherita di Savoia.