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L'esposizione intende restituire un paesaggio che appartiene a circa due secoli fa, reso eterno e intramontabile dalla penna di Stendhal di cui vengono esposti i manoscritti in originale. Accanto a questi, i dipinti per aiutare a ricostruire la vita di quel tempo in cui a casa del console francese Henri Beyle - in arte Stendhal - si incontravano artisti come Canova o Angelica Kauffmann, poeti come Goethe, musicisti come Rossini, aristocratici come i principi Caetani.