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Sulle tracce del labirinto, il lettore è accompagnato in un mondo di spazi tangibili e di spazi immaginari. Insieme si varcano soglie, si percorrono sentieri e scale, si costeggiano muri: esperienze dentro lo spazio costruito, a tre dimensioni, ma anche all'interno di una spazio intellettuale bidimensionale, o attraverso una spazio onirico, portatore di infinite dimensioni. Un lavoro sui segni. Un testo fatto di immagini, prima che di parole, per occuparsi di architettura attraverso tre occasioni di riflessione che parlano di labirinti, ognuna nel proprio modo. Una visita dentro il cimitero di Caorle, piccolo sacrario ottocentesco sospeso tra mare e città. Un luogo reale, percorribile ed attraversabile in tutta la sua materialità, ed insieme pervaso di tanti ricordi e di tante metafore da apparire un'allegoria. Una visita dentro gli intrecci tra pittura ed architettura, ove medesimi segni realizzano diverse intenzionalità e sorprendenti contiguità. Una visita dentro stanze di labirinto che sono solo pensieri, svolti nell'allegrezza o nella concentrazione, per sentirsi come Alice e ritrovare, per un momento, il nostro convincimento di bambini: di essere possessori dello spazio.