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In un ideale repertorio a numero chiuso dei temi novecenteschi, il tempo si classificherebbe ai primissimi posti: la vita stringe per tutti. Per questo la poesia può fare da specchio all'intera modernità. Il volume vuole illuminare quanto di un nuovo "sentimento del tempo" è passato nella poesia del Novecento: ne abbiamo inseguito le tracce nel lessico condiviso della poesia, in poeti di prima e seconda grandezza, in movimenti letterari, in interessi di traduzione, in esperienze di continuità o di rottura. I saggi qui raccolti, scritti e discussi da studiosi dalla diversa formazione, vogliono dare un contributo a questo importante tema: una proposta pluriprospettica e (felicemente) intergenerazionale. Le interviste a cinque poeti del nostro tempo (F. Bandini, S. Ramat, D. Rondoni, T. Rossi, P. Valesio) coronano idealmente lo sforzo interpretativo.