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Siamo tutti dei brand e ci proponiamo al mondo. Il brand è l'identità del nostro successo. Il brand journalism nasce nel 2003 dall'intuizione di Larry Light. Pochi concetti di comunicazione hanno avuto un'ascesa strepitosa e rapida come il brand journalism, giornalismo di impresa. Le attività giornalistiche dei brand erano relegate nella categoria del marketing dei contenuti e talvolta sono anche state descritte come giornalismo aziendale. Sebbene quest'ultimo sia una vecchia pratica, il suo sviluppo negli ambienti digitali lo ha elevato a una nuova costellazione integrata nella galassia del giornalismo. Questo mio quindicesimo libro nasce dalla passione del racconto (e studio) dei valori del successo in generale e in particolare di quello imprenditoriale e manageriale. Da sempre il giornalismo racconta storie, fatti che ritiene importanti e significativi per i lettori. Raccontare il successo, la determinazione, l'impegno nel mondo del lavoro è rendere omaggio a chi sostiene l'economia del nostro Paese e gli fa onore all'estero. È anche un servizio al lettore, il quale può prendere spunto e lavorare su delle intuizioni per realizzare il sogno di qualcosa di utile a moltissime persone. È chiaro che il brand journalism non è solo questo, ma lo è per me. Ecco perché io lo chiamo "Brand Journalism del successo", centrato sui protagonisti del successo imprenditoriale e manageriale. E se il brand journalism non è rivolto al successo, che senso ha?