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Le politiche e le misure di contrasto alla povertà hanno recentemente ripreso a essere al centro dell'agenda politica dei governi italiani. Il lavoro rappresenta la prima forma di integrazione sociale, ma negli anni della crisi e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro sembra che schemi di reddito minimo garantito non siano più sufficienti. In questo contesto si sviluppa l'idea parallela di introdurre un reddito di base non condizionato all'accettazione di una proposta di lavoro, sempre più risorsa scarsa nella società globalizzata. Quale sarà il futuro dell'attuale modello di welfare è un percorso non dato a priori e che forse premierà solo chi avrà il coraggio di unire la tradizione con l'innovazione.