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Sul finire del 1592 un enorme scandalo scosse la città di Verona. Il governatore Virginio Orsini era fuggito dalla città la notte del 20 dicembre, come un ladro, per evitare la feroce vendetta del conte Girolamo Pompei di Illasi. Il conte lo accusava di aver stuprato, la sera del 22 novembre, nel loro palazzo di Verona, la giovane moglie Ginevra. Ginevra Serego Alighieri, discendente di Dante Alighieri e giovane sposa del conte Girolamo Pompei, quello stesso dicembre 1592 fu accusata dell'omicidio di Gregorio Griffo, sua guardia del corpo e uomo d'armi fidatissimo del conte suo marito. Secondo la versione ufficiale era stato proprio quest'ultimo a far entrare Virginio Orsini nella camera della contessa, in cambio di denaro. Ginevra lo aveva poi ucciso con quindici pugnalate perché causa della sua rovina e perdita dell'onore. Dopo il processo, di lei non si seppe più nulla. Una leggenda vuole che sia stata murata viva nel castello di Illasi.