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La storia personale dell'ufficiale di Marina Luigi Petrillo - nazionalista, monarchico, militarista, filofascista -, raccontata in parte da lui stesso, testimonia il percorso di una generazione identificatasi col fascismo e con le sue guerre. Una generazione naufragata nel 1943 contro lo scoglio della disfatta militare e del crollo del regime, costretta, ormai non più giovane, a salvare il salvabile della propria esistenza, stabilendo come priorità la famiglia. Progettista e collaudatore navale, sommergibilista, olimpionico ad Amsterdam nel 1928, due medaglie al valore, Luigi Petrillo, a quarant'anni, nello sfacelo delle forze armate e dello stato, ha dovuto cercare la via per garantire il futuro ai propri quattro figli.