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Il volume ripropone le tre novelle più note di Arrigo Boito. "L'Alfier nero" (1867) si apre con due uomini di colore opposto, muti, immobili, che combattono col loro pensiero, il bianco con gli scacchi bianchi, il negro coi neri, strani e quasi solenni e quasi fatali. Suggestioni neogotiche da fiaba medievale in "Iberia" (1867), in cui si narra un dramma senza data che si consuma in un remoto castello dell'Estremadura e che ha per protagonisti i leggiadri Elisenda ed Estebano. "Il trapezio", incompiuta (1873-74), è la novella più complessa delle tre: una paralisi irrigidisce la lingua al vecchio e saggio geometra Yao, costringendolo a costruire per iscritto la sua storia. Riproduzione a richiesta dell'edizione: R. Ricciardi Editore, 1920.