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"Non serve solo ricordare i suoni, i ritmi, la gente e le palme curvate dal vento; ma soprattutto l'odore del tempo, l'interruzione della memoria (quasi due settimane in assenza del tuo tutto vivendo quel tutto), le emozioni che ho provato nei posti dove la musica ti recita la vita, il sorriso aperto di chi balla col cuore tra le ombre calde delle palme real o da cocco o barricone. Forse si riscopre Cuba. O forse si rivive Cuba con il suo fantastico e con una realtà che è fatta sì di sogni, ma anche di eventi quasi inspiegabili. La Cuba dei protagonisti incredibili che non ti lasciano neppure quando si è tornati a casa. Questo ti resta dentro. È un enigma che si attorciglia ai tempi con un fascino che ha una dimensione quasi immateriale" (dall'incipit del libro)