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"Nata come improvvisazione nella primavera del 2006 la Rompighiaccio ha conosciuto alcune riletture, ma giudicata ancora troppo giovane è stata lasciata invecchiare come il buon vino. Il libro, come il vino, 'aveva fatto il fondo' e così son stato costretto a 'filtrarlo', sottoponendolo ad un percorso di riscrittura dove sono stati modificati alcuni passi narrativi, sintetizzati altri e sfumati i dialoghi e la psicologia di alcuni personaggi: tutte cose che risentivano di una qualche immaturità letteraria; ho però lasciato inalterato lo slancio generoso e giovanile che aveva sancito la genesi del testo, mantenendo immutata anche la sua struttura, perché alla fantasia e al sogno non sono necessari troppi confronti con la realtà. Il romanzo è la storia di una nave editrice e dei suoi due capitani che viaggiando ospitano a bordo scrittori e scrittrici, uomini in fuga e sognatori che raccontano e scrivono a loro volta storie. Meta ideale del viaggio la conquista della libertà assoluta che è il presupposto della verità. Ma tale libertà risulta costantemente sfuggente e costantemente irraggiungibile, forse perché la vera letteratura non conosce mai approdo definitivo." (nota dell'autore)