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Memorie e sogni. Radici fatte di emozioni maturano in sentimenti per rendere più uomini gli umani e più umani gli uomini. Orgoglio e dignità, amalgamati a saggia umiltà, tesi verso quella libertà che solo la nostra peculiarità di mortali rende possibile: la capacità di saper sognare il futuro sebbene fatalmente legati a tale condizione. Una caducità che paradossalmente ci rende sognatori più grandi, piccoli eroi che sfidano l'eternità. L'esperienza del vissuto riesce a immortalare e rendere preziosa l'eredità affettiva di chi è passato prima, espressione ripresa nell'emblematica figura ricorrente di una vecchiaia ineluttabile e indomita allo stesso tempo (l'incipit della prefazione di Mario Angelo Carlo Dotti).