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Il volume raccoglie studi a tema prevalentemente estetico ed ermeneutico, offerti in memoria di Leonardo Amoroso da amici, colleghi e allievi a un anno dalla sua scomparsa. Non si è voluto in questo modo solo porgere un doveroso omaggio, ma anche presentare una testimonianza del carattere vivo dell'eredità di Amoroso, che tanto solida quanto multiforme, così come era stata la sua attività in vita. Pur consapevoli che un volume non avrebbe potuto in nessun caso rendere piena giustizia a questa eredità vivente, la speranza di restituirne almeno un'immagine non troppo inadeguata. Si parte dalla questione fondamentale della definizione e statuto dell'estetica, cui segue un omaggio alla filosofia antica. Vi si trovano poi i "classici" dell'estetica, e innanzitutto quei padri o fondatori o battisti cui Amoroso ha dedicato sempre tanta attenzione: Vico, Baumgarten, e le loro riprese contemporanee. E naturalmente Kant, qui messo a tema anche nei suoi rapporti con l'estetica dell'idealismo, in particolare hegeliano. Vengono poi classici e romantici, partendo da Diderot e passando per Schiller. Non potevano mancare i riferimenti, non solo estetici, all'ermeneutica e all'esistenzialismo, rappresentati da Heidegger e Kierkegaard. Chiude il volume un'ulteriore incursione teorica sui legami dell'estetica con le arti, con la natura e la funzione del bello, e con pratiche religiose, scientifiche ed educative.