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Da una fossa comune riemergono i resti di una donna. L'indagine che si dipana sotto i nostri occhi permette di passare dalla canonica designazione della vittima ignota mediante una sigla e un numero (N.I. 12: 'Non Identificata numero 12') a un nome e dei cognomi, Patricia Luján Alvares, e a una storia che, come molte altre, un giorno venne deviata su un binario morto. Mai come in questa pièce della drammaturga andalusa Gracia Morales il nesso tra memoria e identità diviene palpabile. Le ossa disperse nelle fosse comuni di tante realtà geopolitiche hanno ancora molto da dire e, probabilmente, qualcosa da insegnare. E tuttavia - lo osserva il patologo forense che nell'opera conduce le indagini di carattere medico-scientifico - occorre «essere davvero forti se vogliamo ascoltare» ciò che quelle voci spezzate «hanno da dirci».