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Il titolo di questo libro non lascia spazio a equivoci: si tratta del seguito del volume pubblicato precedentemente in questa collana e intitolato "Tra teoria e dogmatica. Sei studi intorno all'interpretazione". Sono essenzialmente due gli aspetti caratterizzanti questa raccolta. Il richiamo dell'interprete al ruolo di soggetto istituzionalmente responsabile conduce a non collocare il legislatore ai margini della scena giuridica. L'analisi critica dell'esercizio della discrezionalità da parte dell'interprete passa attraverso lo studio dell'argomentazione interpretativa: di quel che è stato detto, di come è stato detto e anche di ciò che è stato omesso dagli interpreti. Questo piccolo volume si discosta dal suo antecedente "storico" principalmente per due ragioni. Innanzi tutto, ciascuno degli scritti qui riproposti ha subito, in misura diversa, modifiche e aggiustamenti, integrazioni e aggiornamenti (bibliografici e giurisprudenziali) senza essere, ovviamente, radicalmente mutato. Inoltre, la raccolta aggiunge ai sei studi richiamati nel titolo altri tre lavori contenuti in appendice: si tratta di contributi che nascono dalla presentazione di importanti libri scritti da Aurelio Gentili, Nicolò Lipari e Giorgio Pino.