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"Verità e narrazioni" raccoglie i saggi sparsi di Carlo A. Madrignani dedicati al romanzo italiano. Nell'insieme compone un'indagine coerente, sia pure rapsodica, che privilegia la tensione storiografica a cogliere uno scenario ampio delle vicende letterarie. Così, in questi scritti la «grandezza dei minori» illumina un ambiente culturale e i dati materiali della produzione aiutano a comprendere le tendenze del gusto; allo stesso modo, nelle pieghe di biografie e vissuto privato si rivelano psicologie collettive, mentalità, immaginario. Madrignani opta per uno sguardo laterale e diffuso, dando voce ad autori e scritture di secondo piano: da Bini a Fogazzaro, da Gualdo a un «altro» Collodi, a un insospettato De Amicis, fino alla valorizzazione di epoche e forme trascurate come il romanzo del Settecento o quello parlamentare. Emerge la traccia di una storia del romanzo in Italia che, in sintonia con la specificità del genere, sollecita la discussione e il dubbio sulle verità ufficiali, dalla scomoda irruzione di idee illuminate alle irrisolte tensioni psicologiche di tanta narrativa del secondo Ottocento e del Novecento.