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Il volume costituisce uno spazio di confronto per favorire la condivisione di esperienze di archeologia pubblica in Etruria e muovere una riflessione sulla percezione e il senso dell'archeologia nel suo rapporto con la società contemporanea. Il passato appartiene a tutti, e chi lo studia lo fa per conto della comunità. L'archeologia del III millennio è pubblica e partecipata: si parla di "community archaeology" perché senza un vero coinvolgimento dei cittadini viene meno la missione sociale dell'archeologo. L'archeologo contemporaneo è il mediatore culturale tra il passato e il presente, è colui il quale attraverso la narrazione della ricerca archeologica fornisce ai cittadini gli strumenti per essere consapevoli, attivi e responsabili all'interno della moderna società della conoscenza. Presentazione di Marco Paperini. Introduzione di Daniele Manacorda.